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"L'autrice, che qui offre una prima risultanza dei suoi pluriennali studi su Montaigne e Cartesio, fa innanzitutto il punto (alla luce di un'ampia letteratura critica) sull'uso e significato delle parole 'essay' e 'méditation' nel francese tra Cinque e Seicento e quindi sul valore da dare al titolo e al genere dei Saggi di Montaigne e delle Meditazioni di Cartesio; esamina poi la questione dei modelli e delle possibili fonti a cui tali opere possono o non possono essere ricondotte; soprattutto ne presenta l'originale impronta filosofica. Questi studi sui Saggi di Montaigne e sulle Meditazioni di Cartesio sono - per così dire - essi stessi, a propria volta, "saggi" e "meditazioni", che introducono davvero il lettore nello stile di scrittura e di pensiero delle opere studiate. Alla fine, emergeranno le due forme (alternative o complementari?) in cui si declina - in età moderna e ancor oggi - la "verità": ovvero l'autenticità (per cui "bisogna togliere la maschera sia alle cose che alle persone") e l'evidenza" (Dalla Prefazione di A. Di Maio).