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Il bacino danubiano-carpatico, al centro di interessi economici e strategici internazionali nel corso del secolo scorso, è da sempre il naturale approdo della politica estera italiana. La ricerca si riserva il compito di individuarne motivi e cause partendo da fattori geopolitici, culturali ed economici e di delineare - come espressione della trasversalità partitica e della necessità storica - l'Ostpolitik italiana. Nel volume l'autrice ripercorre anche le tappe dei progetti (con)federativi dell'area danubiana che hanno animato la diplomazia internazionale dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai giorni nostri. Il 1947, inoltre, viene individuato come anno-chiave in cui, dopo il 1919 e prima del 1989, si sarebbe potuto dare un nuovo corso al destino dell'intera regione che rappresenta anche dal punto di vista geografico - oltre che culturale, politico ed economico - un unicum su scala europea.