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"Renato Serra. La letteratura, l'educazione e la guerra" è il testo rivisitato di una tesi di laurea in Filosofia discussa quindici anni fa presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", i cui risultati, ottenuti all'incrocio delle istanze pedagogica, filosofica e letteraria, si consegnano a tutt'oggi come un valido contributo alla conoscenza e alla critica della figura e dell'opera di Renato Serra; e, dunque, dell'Italia del primo Novecento, attraversata, e talora violentemente scossa, dal dibattito tra crociani e anti-crociani, tra conservatori e iconoclasti, tra borghesia intellettuale e massa incolta, tra nazionalismo e internazionalismo socialista, tra interventisti e neutralisti. È proprio la Prima guerra mondiale, dall'interno della tormentata meditazione serriana, il cuore del lavoro di Roberto Sandrucci, teso, da una parte, a ricostruire i termini storici di un dibattito pubblico, dall'altra, a farci considerare le trascorse vicende del nostro Paese come una realtà che allunga le sue ombre nel presente, capace di riprodursi, e che, come tale, quando correttamente intesa, ha molto da insegnare.