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È mai esistita una religione dei Celti? E cosa intendiamo quando diciamo Celti? Che cos'è il furor bellicus? Un'individuale frenesia del sangue, semplice gioia di distruggere, mera ebbrezza di uccidere? Pensare ai trickster ci aiuta a comprendere meglio la commedia greca antica? E in cosa consiste l'originalità di quella forma di teatro? E ancora, che relazione c'è tra il ridere e il poter mettere fine alla propria vita? Sul filo di questi interrogativi, apparentemente eterogenei ma tenuti insieme da una coerenza metodologica, si ripercorrono le opere di tre grandi storici delle religioni: Raffaele Pettazzoni, Angelo Brelich, Ernesto de Martino. Maestri del passato, la cui lezione si rivela ancora attuale, viva ed efficace.