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Le città devono avere radici ma anche ali. Le radici di Campobasso appaiono ben salde, ma dovevano essere messe a nudo. La sua storia urbana è leggibile nel territorio perché, dei diversi momenti, vi sono impresse suggestive icone: dai Longobardi, fondatori della città, a Cola Monforte e agli Aragonesi che ne spostano il baricentro dal sito originario a largo S. Leonardo, fino al rinnovamento, nel Decennio francese, concretizzato dall'ingegnere Musenga, che progetta il borgo murattiano. Lo sviluppo e l'affermazione della città molisana avvengono lentamente ma progressivamente, grazie alla sua posizione geografica e ai suoi attori che affinano nel tempo capacità artigianali e commerciali. Il volume è volto a ricostruire e discutere il profilo di questa città.