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Entro il 2012 sarà completato su tutto il territorio nazionale lo switch-off dei segnali televisivi analogici e si assisterà al contemporaneo avvento della tv digitale terrestre. Si concluderà, così, solo la prima fase di una rivoluzione destinata a investire il mercato televisivo, non tanto in termini di adeguamento tecnologico, quanto soprattutto di logiche produttive e distributive. In questo quadro, già oggi sembra assumere una rilevanza crescente la storica dicotomia che contraddistingue, sin dalla metà del Novecento, la tv di Stato, divisa tra la filosofia del servizio pubblico e le esigenze aziendali, tra una guida di carattere politico e una conduzione manageriale. La ricerca si propone di studiare, partendo da un profilo strettamente legato alla sociologia della comunicazione e utilizzando strumenti propri dell'economia aziendale, le trasformazioni della Rai di fronte al rinnovamento del panorama televisivo.