Tab Article
Per mostrare l'incessante rimando dalla tensione politica all'attenzione filosofica che anima il pensiero di Deleuze, abbiamo deciso di immergerlo nel grande mare del trascendentale kantiano. Perché Kant? Nella visione deleuziana della storia della filosofia, fatta di alleati e di nemici, Kant occupa un ruolo anfibio, erede e prosecutore di gran parte degli elementi contro cui Deleuze dirige le sue critiche ma, al tempo stesso, avversario da cui imparare molto e da cui partire, o meglio fuggire, per costruire un altro pensiero trascendentale. Si tratta di quello che Deleuze definisce "empirismo trascendentale", la cui comprensione offre l'opportunità di cogliere gli esiti al tempo stesso teoretici e politici della "filosofia della differenza". Prefazione di Ignazio Semino.