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Nelle opere dei più noti architetti come dei più grandi artisti contemporanei, affiora la tendenza a creare architetture, sculture, quadri, installazioni, oggetti di design, caratterizzati da forme e piani insoliti, fluidi, intrecciati, talvolta contorti, deformati, sovrapposti. Questo libro cerca le origini di questa maniera di espressione, tipica di alcune correnti architettoniche ed artistiche contemporanee dal decostruzionismo alle forme di net e web art. Questa analisi parte dallo studio delle strutture in acciaio dell'Ottocento: dai ponti a grande luce alla Tour Eiffel, fino allo studio delle opere delle avanguardie artistiche ed architettoniche dei primi del Novecento e delle neoavanguardie. L'ampia disamina di opere di architettura ed arte contemporanea illustra questa ricerca estetica, che affonda le sue radici nella tendenze dell'inconscio, dell'irrazionale e dell'onirico. Essa viene spesso codificata in tecniche digitali, rivelandosi parte integrante della attuale società delle reti, derivando le sue origini dalle filosofie degli anni Sessanta e Settanta, per mostrarsi momento di espressione della più recente cultura della società liquida e del pensiero debole.