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Al centro di numerose rivisitazioni biografiche per l'alone di scandalo che circondò la sua vita, Eva Cattermole (1849 - 1896), autrice di versi, novelle e romanzi di grande successo con lo pseudonimo di Contessa Lara, non è stata finora oggetto di una ricerca tematica applicata al complesso della sua opera. Inserita ormai stabilmente dalla critica (insieme con La Marchesa Colombi, Regina di Luanto, Bruno Sperani, ecc.) nel gruppo privilegiato delle grandi o grandissime scrittrici italiane trascurate o misconosciute tra Otto e Novecento, la Contessa Lara presenta, fin dall'esordio nel 1867, una tendenza all'evasione dalla realtà che prende via via la forma di una demonizzazione della figura maschile (il padre, il marito, l'amante) e, più in generale, di una visione del mondo dove si fronteggiano vittime innocenti e spietati carnefici.