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È il marzo del 1794 a Marsiglia e davanti al municipio la ghigliottina continua a tagliare nobili teste. Figlia di François Clary, un commerciante di sete che è riuscito a trasformare la sua bottega in uno dei più eleganti negozi di Marsiglia, Bernardine Eugénie Désirée non avrebbe nulla da temere da quei turbolenti anni seguiti alla grande rivoluzione. Ha natali borghesi e neanche una goccia di sangue blu in famiglia. Tuttavia, Etienne, il fratello maggiore, è stato accusato di oscuri misfatti e Désirée, insieme con la cognata Suzanne, si è recata alla Maison Commune per discolparlo. Lì ha conosciuto Joseph Bonaparte, un còrso in possesso di invidiabili qualità: tra le quali la conoscenza personale di Robespierre e, addirittura, un fratello generale. Désirée ha invitato Joseph e suo fratello Napoleone a casa Clary. Davanti a lei, il generale appare piccolo, con addosso niente che luccichi, né decorazioni né cordoni. Solo delle piccole spalline dorate. Il volto magro, dalla pelle tesa e bruciata dal sole, è incorniciato da capelli rosso-bruni che cadono fin sopra le spalle senza nessuna traccia di cipria. Quando ride, la sua faccia assume improvvisamente un aspetto fanciullesco e allora sembra più giovane di quanto in realtà non sia... Così comincia il romanzo che narra la vita di Désirée Clary, ragazza di Marsiglia che infranse il cuore di Napoleone Bonaparte e, dopo aver sposato il maresciallo Jean-Baptiste Bernadotte, divenne regina di Svezia e Norvegia col nome di Desideria.