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A vent'anni dalla morte, Giuseppe Tucci resta una figura piena di fascino. È stato tra i maggiori studiosi del Tibet, un genio precoce che a poco più di vent'anni insegnava nelle più prestigiose università dell'Oriente, parlava diciotto lingue e viaggiava nei luoghi più remoti e selvaggi del Tibet, del Nepal, dell'Afghanistan, con cinquanta muli, una tenda e i Canti di Leopardi in tasca. Questo è il primo degli otto libri di viaggi che Neri Pozza intende pubblicare in volumi arricchiti di documentazione fotografica.