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Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sentito parlare dell'Anonima sequestri, organizzazione criminale le cui gesta, spesso, sono finite in tragedia, con l'uccisione di ostaggi innocenti. Ma la storia della Sardegna è densa di episodi sanguinari, più o meno noti, che vanno oltre il fenomeno endemico dei rapimenti. Questo libro, a partire dal 127 d. C., anno del martirio di sant'Antioco, traccia in 100 tappe una mappa dei principali delitti commessi sull'isola: quelli avvenuti per mano dei pirati, che dall'anno Mille in poi hanno preso d'assalto le coste sarde; quelli dei bardanieri, che come nel Far West saccheggiavano interi villaggi depredando e uccidendo, in sella ai loro cavalli con il volto coperto da una bandana; e ancora gli intrighi di corte locali, o durante il fascismo, o nel mondo della malavita, opera di personaggi come il Muto di Gallura, Samuele Stochino, Graziano Mesina. Infine, i casi della cronaca più recente, dal giallo di Borore all'omicidio di Dina Dore, passando per la morte della figlia di Matteo Boe e numerosi altri episodi che hanno riempito le pagine dei quotidiani nazionali.