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Il volume raccoglie l'opera narrativa completa di Pirandello, cioè i romanzi e le novelle, e tutta la produzione teatrale. Fin dal primo romanzo, "L'esclusa" (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell'alienazione dell'individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile e priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall'impossibilità di prevedere e conoscere la verità dell'esistenza propria e altrui. Nelle "Novelle per un anno", lo sguardo penetrante dello scrittore agrigentino affronta il grigiore della normalità, dell'esistenza quotidiana, squarcia le cortine del perbenismo, frantuma le rigide maschere che nascondono i veri, incerti lineamenti, sonda le profondità della psiche, incrina le false certezze. "Maschere nude" raccoglie il grande percorso teatrale di Pirandello: dall'esordio, con i due atti unici "La morsa" e "Lumie di Sicilia", attraverso quel momento culminante rappresentato, nel 1921, da "Sei personaggi in cerca d'autore", in cui il teatro borghese cede il posto a un dramma che si costruisce paradossalmente nella sua stessa impossibilità di costruzione, fino al teatro "dei miti", e alla grande visione tragica ed epica del commiato in forma di capolavoro de "I giganti della montagna", in cui i toni drammatici si stemperano nel racconto sorridente di una favola.