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Dopo settant'anni il nome di Aldo Gastaldi (Genova 17 settembre 1921 - Desenzano del Garda 21 maggio 1945) continua a risuonare nella memoria di chi ha preso parte alla lotta di liberazione. Sottotenente del XV Reggimento Genio, a pochi giorni dall'armistizio sale in montagna e nel giro di pochi mesi, con il nome di "Bisagno", diventa il comandante più amato della resistenza in Liguria. Gastaldi interpreta il ruolo non come potere, ma come servizio: è il primo ad esporsi ai pericoli e l'ultimo a mangiare, riserva a se stesso i turni di guardia più pesanti. Si conquista così l'amore e la stima degli uomini e delle popolazioni contadine, senza il cui sostegno la lotta partigiana sarebbe stata impossibile. Cattolico, apartitico, con un carisma straordinario, si oppone con decisione ad ogni tentativo di politicizzazione della resistenza. È ricordato come "primo partigiano d'Italia". La sua statura umana e cristiana ha segnato la vita di molti compagni.