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Questo testo nasce da una circostanza tragica: nel 1988 Lodovico Conti, marito di Giovanna e padre di sei figli tra uno e diciassette anni, venne ucciso per rapina. Un delitto assurdo e impunito. L'urgenza di dare un senso a questa oscura tragedia indusse Giovanna a mettersi alla macchina da scrivere. Così fu concepita la storia dell'"Arco di luce", che ebbe una prima edizione nel 1994. Poi i figli sono cresciuti, i più grandi si sono sposati e sono arrivati i primi nipoti. Proprio mentre Giovanna stava pensando di fare una ristampa della favola, ancora una volta il mistero ha bussato alla porta della sua casa: nel 2009 le è stata diagnosticata la Sla. È iniziato un cammino spesso doloroso come un calvario, fino a quando le è stato chiaro che, nel venir meno di tutte le sue facoltà, le restava la più importante di tutte: il suo dire "sì", ogni giorno, alle circostanze della vita. Di qui la sua decisione di fare questa edizione nuova dell'"Arco di luce" con 16 tavole a colori di Marie-Michèle Poncet. I diritti d'autore del libro, che porta la prefazione di Mario Melazzini, sono interamente devoluti al progetto del Centro Clinico Nemo - NEuroMuscular Omnicentre