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Alberto e Carlo si incontrano in un luogo nel quale nessuno si vorrebbe incontrare. Eppure in questo luogo - così ostile, con logiche che sembrano estranee alla normale convivenza - iniziano a stringere un'amicizia. Ed è proprio per dare voce a questa amicizia che Patrizia li invita a scrivere i dialoghi che diventeranno l'ossatura portante del presente volume. Liberi in carcere: l'incontro nell'incontro è uno spaccato di vita in cui la straordinarietà del contesto carcerario rende affascinante la scansione quotidiana delle giornate. Giornate rischiarate dalla bellezza di incontri che rimandano all'incontro fondamentale con quella Presenza riconosciuta dalla fede cristiana che ha la forza di generare un «cuore di carne», per usare l'espressione biblica del profeta Ezechiele. Accade sorprendentemente che il cuore, reso «di pietra» dal male proprio e altrui, davanti a persone cambiate da Cristo si metta in cammino e lentamente si ritrovi libero. Le mura di una prigione non sono più ostacolo alla fioritura di iniziative come la nascita di un giornale («LiberaMente») né impediscono che il compagno di cella, il cosiddetto "concellino", diventi un fratello assieme al quale camminare verso la scoperta del senso non soltanto della detenzione, ma dell'esistenza stessa. Perché, come afferma acutamente Giorgio Vittadini nella prefazione, «anche in carcere un incontro che parli al cuore può cambiare un uomo».