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Michele, venticinquenne, lavoratore precario, è addetto alla Qualità in una ditta che produce conglomerato bituminoso ma, soprattutto, è consumato da una divorante mania per la scrittura. La sua camera e il suo ufficio sono invasi da una distesa di fogli e foglietti: attaccati ai muri, sparsi sul pavimento, traboccanti dai cassetti e dalle tasche. Su ciascuno sta scritto qualcosa che Michele immagina di poter, un giorno, inserire in un suo libro. Una mania e un'ossessione che cambieranno la sua vita. Si rintanerà nel mondo illusorio del libro che ossessivamente cerca di comporre e dove trasferisce e trasfigura il mondo reale. Qui tutto è possibile: che dalla bocca del capoufficio fuoriescano, insieme alle parole, prese multiple per la corrente, acqua gelata, manici per pentole; che gli insetti si ingrandiscano a dismisura; che una persona scriva un discorso per il suo stesso funerale; che i morti ritornino in ordine alfabetico; che un ragazzo divori il suo migliore amico e poi si trasformi in lui; e che una casa venga invasa dai folletti... per arrivare a un finale inatteso e pacificatore.