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"In fondo, il mare mi appare quieto. La sabbia rotola leggera e i granelli di quarzo si levigano sfregandosi l'un l'altro. In fondo la nuvola del cielo mi appare sbiadita, il riflesso del mondo è scomparso, la luna turchina e brillante è sepolta. Come appare, riluce e scintilla, la maestà del mare quaggiù! I miei pensieri presto si fanno circolari e soffici. Le persone mi appaiono lontane e strane, la sontuosità dell'abisso mi ha già stregato. I piccoli pesci volteggiano indisturbati perché i piedi dei turisti colorati nei sandali non arrivano a tanto. L'acqua, smossa dal battere delle pinne, ritorna benefica e piana là sotto, il moto ondoso si acquieta e solo un leggero rollio sbatte e ribatte le cose del fondo. Quando posso ficco la testa qua sotto e ammiro estasiata l'immensità benefica del mare...".