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"... nell'anno 2130 la Terra era straripante di ferro vecchio e di carcasse d'automobile; in quasi tutto il pianeta circolava un rumore ossessionante come di sbatacchìo lamierato, di pressa sfasciacarrozze. Sopra il Circolo Terminale il sole era spuntato e l'alba aveva preso il solito avvio... Due gambe nude e smisurate, da non riuscire a immaginarne il termine, e due piedi che potevano avere l'estensione della vecchissima città di Casale Monferrato (il tallone era grande come la cupola di San Pietro, di carne grigia e rugosa, e una forte calcagnata avrebbe senz'altro ostruito il golfo di Portofino) avanzavano lentamente..."