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Cotoletta dei "nostri sogni", frittata "non ti scordar di me", involtini di interiora alla "Krucca", scamorze in carrozza, a piedi, in automobile e in aeroplano: queste e altre ricette solcano l'immaginario gastronomico dei prigionieri di guerra italiani reclusi nel 1944 nell'Oflag 83 di Wietzendorf Kr Soltau Hannover. Perché quei due militari riuscirono prodigiosamente a conservare, nelle condizioni più difficili, una straordinaria vena ironica e autoironica. E il loro quaderno di ricette e memorie gastronomiche, con quelle elaborate leccornie dai nomi abissalmente lontani dalla grama vita quotidiana nelle baracche. Prefazione di Gian Antonio Stella.