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Questo volume prende avvio dalla ricognizione delle biografie che, innumerevoli, vengono composte già subito dopo la morte del santo. Alcune nascono dal bisogno di 'testimoniare' un'esperienza di vita, avvertita come non comune. Altre accentuano la dimensione 'esemplare' ed ortodossa: sono 'agiografie' commissionate dal papa o dall'ordine. Le diverse istanze si intrecciano in un fitto contesto da cui emergono le grandi narrazioni di Tommaso da Celano e di san Bonaventura, trattate nel primo saggio. Gli studi successivi si concentrano ora sulla presenza di Francesco in Petrarca, ora sulla rinascita francescana dell'età moderna nell'area di lingua tedesca (da Goerres a Hesse), o ancora sulla interpretazione 'modernista' o cattolica nel primo quarto del Novecento, da Sabatier a Buonaiuti, Joergensen e Salvadori. L'ultimo saggio, con la tradizionale iconografia di Francesco, santo dei miracoli, cui aderisce anche Giotto nella Tavola Bardi, conferma l'impressione di un ininterrotto lavorio interpretativo con proposte variegate, all'insegna non solo della verità storica ma anche di ciò che noi 'cerchiamo' nel santo.