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All'inizio della storia che porta ad inaugurare il 28 ottobre 1962 il monumento al vivente papa Giovanni XXIII c'è un'idea, quella dei giovani di Missaglia (già provincia di Como, ora di Lecco), Diocesi di Milano. Sostenuta dal rettore del santuario e dal cardinale di Milano, trova accoglienza nella Segreteria di Stato Vaticana. Entusiasticamente portata avanti dal clero e dalla popolazione di tre diocesi e di tre province: Milano, Bergamo e Como. Da persone che vi si dedicano anima e corpo, come il comm. Primo Lamperti e il prevosto di Brivio Giovanni Battista Viganò. Ma soprattutto c'è la testimonianza di uomini, Angelo Giuseppe Roncalli, Alfredo Ildefonso Schuster, Giovanni Battista Montini, Ecclesio Terraneo, Giuseppe Piazzi, per i quali la vita è memoria della fede e la devozione alla Madonna un fedele atto di amore alla Madre. Una moralità che educa e si accresce nel tempo raggiungendo e coinvolgendo i fedeli della Madonna del Bosco.