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Nel pesante clima d'insicurezza che ci avvolge, il senso d'inadeguatezza può e deve essere equilibrato da una ritrovata intimità con se stessi, e da una chiarezza che può venire da Maestri di Realtà che hanno fatto del risveglio il senso del proprio esistere. Cristalline, nella loro verità, le parole di Osho - unite ai canti spontanei e appassionati di Kabir - aprono a qualcosa che va al di là della pagina scritta e trascende ogni possibile descrizione, generando un'improvvisa comprensione illuminante: "Sei infelice perché desideri la felicità! È del tutto illogico, ma è la verità: finché cercherai la felicità, sarai infelice, mentre il giorno in cui sarai disposto ad accettare l'infelicità, te ne sarai liberato. È una storia davvero incredibile...". Nell'attimo di sospensione che si crea di fronte all'incredibile paradosso che illustra e riassume la nostra vita, qualcosa accade: all'improvviso ci si ritrova catapultati dentro di sé, in una dimensione in cui regna armonia... di fronte a un possibile nuovo inizio. Anche solo sapere che quest'opportunità esiste può cambiare qualcosa nell'idea di se stessi e nelle priorità che scandiscono la nostra vita quotidiana.