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In Italia il volo con il "più pesante dell'aria" - l'aeroplano - inizia nel 1909 e è subito un susseguirsi di iniziative. Ai pionieri della nuova tecnica servono spazi su cui compiere i loro esperimenti di aviazione e cominciare l'istruzione al pilotaggio. Ecco che, all'inizio, qualunque spianata, prato, piazza d'armi o ippodromo che sia, può essere utile allo scopo, ma ben presto questo non è più sufficiente. Oltre al terreno e a spazi idonei, servono infrastrutture e organizzazione e è a questo punto che un gruppo di appassionati d'aviazione e imprenditori individua nella brughiera di Cameri il luogo idoneo per impiantarvi un aerodromo. Nasce così la Prima Scuola Italiana di Aviazione. Con il successivo arrivo della Aeroplani Gabardini, l'Aerodromo di Cameri vive momenti di grande splendore e acquista notorietà internazionale. Pur tra inevitabili alti e bassi, continua a operare: sarà scuola di pilotaggio, fabbrica di aeroplani, aeroporto civile e militare, centro di aviazione sportiva, sede di reparti da bombardamento, di alianti d'assalto e subirà l'occupazione tedesca e l'abbandono. Ma, da autentica fenice, risorgerà per essere base di jet della difesa aerea, della pattuglia acrobatica nazionale, polo di eccellenza tecnica dei principali velivoli da combattimento dell'Aeronautica dei nostri giorni, ma anche sede privilegiata di sperimentazione di uno dei più avanzati programmi aeronautici.