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Il crescente interesse da parte dei consumatori verso i frutti salutistici, i cosiddetti superfrutti, ne sta facendo lievitare la domanda sia a livello nazionale che internazionale e oggi ai tradizionali mirtilli, more, lamponi, ribes e uvaspina, si stanno affiancando anche altre specie che fino a oggi sono state importate dall'estero, non sempre con risultati soddisfacenti a livello qualitativo. Il comparto è perciò in grado di fornire interessanti opportunità di reddito alle piccole e medie aziende a conduzione familiare della collina e della montagna, a quelle agrituristiche e a quelle specializzate, in grado di rifornire le grandi catene commerciali. Il fenomeno non interessa solamente i tradizionali areali di coltura nelle regioni dell'arco alpino, ma anche il centro-sud. Gli attributi positivi di questo gruppo eterogeneo di specie sono infatti di varia natura: diversificazione colturale, valorizzazione di aree interne e marginali, buona redditività, possibilità di coltura secondo disciplinari di frutticoltura biologica. In questo libro si analizzano tutti i dettagli della coltivazione, comprese le cultivar tradizionali e non, la potatura, le patologie e le particolarità legate alla raccolta di tutti i piccoli frutti. Due capitoli sono dedicati alla valenza nutrizionale e alle possibilità d'impiego e conservazione in cucina.