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Selvaggia e passionale come il suo Paese d'origine, il Messico, violenta e dolcissima come l'attaccamento alla vita che la caratterizzò, visionaria e realistica come i suoi quadri, Frida Kahlo (1907-1954) è sicuramente una delle più grandi pittrici contemporanee, a lungo misconosciuta ma recentemente riscoperta dalla critica e dal grande pubblico. Immobilizzata sin dall'età di diciassette anni, in seguito alla poliomielite e a un grave incidente automobilistico, Frida partecipò attivamente alle vicende rivoluzionarie del suo Paese, trovando infine nella pittura lo strumento più versatile per esprimere la sua disperata vitalità. Allieva, moglie e musa di Diego Rivera, ebbe contatti fecondi, e a volte burrascosi, con molti protagonisti dell'arte europea tra le due guerre - Duchamp, Breton, Picasso, Kandinskij, tra gli altri - lasciando a tutti il ricordo di un'artista tormentata e inconfondibile, di una personalità straziata e indimenticabile. Biografa commossa e partecipe, Rauda Jamis ci rivela con questo libro i multiformi aspetti di una pittrice straordinaria e seducente, dotata - come afferma il poeta Octavio Paz - «di fantasia, maniera precisa e preziosa, humour crudele, ferite e fiori». Con quattordici fotografie fuori testo.