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Lo svedese Henrik Fexeus è un personaggio affascinante. Alcuni potrebbero definirlo eccentrico, altri un po' folle, ma se si assiste a una sua esibizione o si legge un suo libro si scoprirà un personaggio lucido, penetrante, che sa perfettamente quel che dice. Ma di cosa tratta in sostanza "Leggere il pensiero non è una magia"? È una guida pratica all'illusionismo? Un libretto di istruzioni per apprendisti stregoni? Un testo esoterico? Niente di tutto questo. È un manuale che insegna a tutti come leggere la mente, senza bisogno di essere maghi indovini. Fexeus ha ridisegnato il concetto di lettura del pensiero come interpretazione del linguaggio del corpo e degli stati emotivi; egli si ispira alle più efficaci tecniche psicologiche, in particolare all'ipnoterapia di Milton Erickson, il celebre psichiatra americano che tanto ha influenzato Bandler e Grinder, fondatori della PNL. La sua opera si rivela molto utile nei colloqui di lavoro, nei rapporti con conoscenti e colleghi, e in tutte le occasioni in cui sia necessario trasmettere le proprie idee agli altri e influenzarne le decisioni.