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Il volume ricostruisce, dopo poco più di 60 anni dall'inizio degli interventi, le diverse fasi e l'approccio, innovativo per quel periodo ma tuttora attuale, al problema della difesa e conservazione del suolo in Calabria, con particolare riferimento alla ricostituzione boschiva. La gravità degli eventi del 1951 e del 1953, che si manifestarono in tutta la loro drammaticità con alluvioni, frane e intensi processi di erosione dei suoli, misero in evidenza il dissesto del territorio calabrese, considerato la principale causa dello stato di depressione economica e sociale della Regione. Tali disastri indussero lo Stato ad emanare la Legge 26 novembre 1955, n. 1177 e la Legge 28 marzo 1968 n. 437, recanti "Provvedimenti straordinari per la Calabria" che avevano preminenti finalità di conservazione del suolo. In applicazione di tali dispositivi dal 1955 al 1985 si ebbe, tra l'altro, un incremento della superficie boscata dell'81%, con significativi effetti ambientali ed economico-sociali. Il modello applicato e i positivi risultati conseguiti consentono di ricondurre l'opera di ricostituzione boschiva ad un approccio attuale della gestione forestale sostenibile, anticipandolo di circa mezzo secolo. Dimostrano, come sia necessario proseguire in questa attività, con un reale collegamento tra pianificazione forestale e pianificazione territoriale a scala di bacino, secondo un approccio integrato alla conservazione del suolo, in una logica di prevenzione. Indicano, altresì, come il settore della "Forestazione" in Calabria possa continuare a svolgere un ruolo fondamentale in tema di cura e manutenzione del territorio, ancor più importante in un periodo di cambiamenti climatici, come quello che stiamo vivendo. Prefazione di Susanna Nocentini.