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L'autrice presenta la concezione teologica del "povero" avanzata nell'Ottocento dal beato siciliano Giacomo Cusmano (1834-1888), la cui opera complessiva, sul piano teorico e dell'azione pastorale, fu in grado di rendere già concrete ed esemplari alcune fondamentali istanze che sarebbero poi esplose nella stagione post-conciliare. Andando a svelare man mano i punti nodali della riflessione cusmaniana sulla carità di Dio (con le dovute premesse bibliche e patristiche) sarà possibile comprendere a fondo la sua peculiare dottrina sul valore supremo della carità verso i bisognosi, la cui dignità personale viene elevata al massimo livello, in virtù dell'esperienza di «Colui che amò di essere il povero per eccellenza». Prefazione di Andrea Toniolo.