Tab Article
Nato in una famiglia mista rom e romena, nei pressi di Craiova, Valeriu ha vissuto l'ultimo grigio ventennio del comunismo di Ceausescu, l'epopea della rivoluzione, la transizione e l'approdo in Europa. Nel frattempo ha studiato e si è affrancato dai cliché comunemente usati per descrivere il suo popolo e a un certo punto ha iniziato a raccontare la sua vita dalle colonne del più importante settimanale romeno: i ricordi agrodolci degli amori e dei giochi d'infanzia, i personaggi eccentrici ed eccessivi di una famiglia allargata e ingombrante, la povertà, le avventure dell'adolescenza, le prime esperienze del razzismo, il riscatto, la ricerca di un'identità; e il volontariato con i bambini rom, le loro vicende familiari, gli eterni stereotipi, che ritornano sempre uguali e fanno fatica a scomparire. In questi densi racconti c'è tutto quello che vuol dire essere rom nell'Europa di oggi: le speranze e le risate, le umiliazioni e le battaglie. E un futuro ancora tutto da costruire.