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Il cinema realizzato in Calabria ha raggiunto il punto più alto ed esaltante della sua storia. Non si era mai verificata nel passato una "congiunzione astrale" così fortunata e tale da assistere a successi internazionali di film come Anime nere di Francesco Munzi. Né si era mai verificato che giovani registi ricevessero apprezzamenti in tutto il mondo come nel caso di Jonas Carpignano per A Ciambra e di Aldo luliano per Penalty, o premi prestigiosi come per Bismillah di Alessandro Grande o per The Millionaires di Claudio Santamaria. La Calabria è uno straordinario set a cielo aperto. Lo hanno colto registi di talento del calibro di Camerini, De Seta, Comencini, Germi, Castellani, Rossellini, Monicelli, Pasolini, Bellocchio, che hanno scelto la suggestiva luce del cielo calabrese per esprimere la loro arte. E tanti altri ancora più recentemente come Amelio, Wenders, Nuti, Frammartino, Rohrwacher, Avati, Di Robilant, Manfredonia, Carlei, Calopresti, Mollo, Boyle. "Cine tour Calabria. Guida alla Calabria cinematografica", con la sua divisione in otto itinerari cineturistici, vuole essere un invito a scoprire nuove location ma anche e soprattutto, un sentiero tracciato per tutti coloro che hanno voglia di conoscere, visitare, esplorare una terra in cui le coste lambite dalle acque dei mari Jonio e Tirreno, le altitudini delle vette del Pollino, della Sila, delle Serre e dell'Aspromonte, i castelli, le chiese, le cattedrali, i palazzi sono solo i tesori più evidenti. Molto altro, come accade per le cose più preziose, è dato di trovare a chi ha la pazienza e il tempo di cercare e immaginare. Un testo visionario, dunque, per andare oltre il guardare e incominciare a vedere, come in un film.