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«Di fronte a noi c'è un tesoro della natura, che sembra dire: difendimi, custodiscimi, fammi conoscere. Ci avviciniamo alla cascata in un punto accessibile e affondiamo le mani in una pozza. È buona, è leggerissima... L'acqua che abbiamo assaggiato ci ha conquistato subito e, per di più, il posto è incantevole. L'idea di commercializzarla è tanto buona quanto lo è l'acqua stessa. Alcuni giorni dopo, papà mi convoca nel suo ufficio: "Alberto, prenditene cura tu". "Ma papà! A me quest'affare proprio non interessa. Ho tutt'altre cose in testa: costruzioni, cantieri...". A dispetto di tutte le mie ribellioni, di lì a poco, dove vado a finire? È passato appena un mese da quel colloquio con mio padre che mi trovo a occuparmi di acque minerali, di sorgenti da gestire, di future bottiglie da vendere e di grane da risolvere...». Comincia così la storia dell'acqua «Sant'Anna», l'acqua minerale naturale oggi leader in Italia. E questo è il suo romanzo.