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Il volume sofferma l'attenzione sui processi di costruzione sociale della legalità in due regioni del Mezzogiorno, la Calabria e la Sicilia. In particolare sono stati indagati i valori, le pratiche, i comportamenti e gli atteggiamenti, individuali e collettivi, attraverso i quali la legalità viene legittimata o indebolita, a volte anche delegittimata, nelle attività politiche di natura governativa e amministrativa in un ambito essenziale del welfare come quello della sanità. Il sistema sanitario è stato scelto come uno degli spazi in cui pubblico e privato, politica ed economia, legalità e illegalità, riforme delle istituzioni e del welfare e interessi extralegali si incontrano o si scontrano producendo effetti significativi nell'intero sistema sociale e politico. I contributi presenti nel testo più che analizzare la sanità nei meccanismi che la contraddistinguono e nel suo funzionamento, prendono in considerazione i processi, i meccanismi regolativi, le relazioni che attraversano i diversi ambiti istituzionali, ma anche gli atteggiamenti ambivalenti e le forme della manipolazione. Il sistema sanitario locale, infatti, è considerato come un punto di osservazione per riflettere, più in generale, sui mutamenti avvenuti nelle regioni considerate nel campo dei servizi pubblici e sulle trasformazioni in corso. Attraverso la ricostruzione dei contenuti culturali e delle modalità operative formali e informali che caratterizzano tale ambito si è cercato di indagare le forme attraverso le quali si manifesta l'etica pubblica, il suo essere trasversale a classi, ceti e categorie sociali, i suoi codici di condotta formali e informali, la possibilità di influire su azione economica, vita istituzionale, attività dei partiti politici.