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"Le maschere del Saracino" è una selezione di scritti giornalistici di Domenico Zappone apparsi tra il 1934 e il 1969 sulle Terze pagine del "Giornale d'Italia", del "Tempo" del "Giornale dell'Emilia", della "Gazzetta del Mezzogiorno" e di altre testate nazionali. Suddiviso in piccole aree tematiche il volume presenta fatti della vita reale e personaggi altrettanto veri, ma strambi, colti nei momenti in cui manifestano le loro stravaganze: estrosi barbieri, patetici pompieri esautorati sul campo per manifesta incapacità, "rudi artieri" che disertano bettole e cantine per frequentare l'Università Popolare, il cocchiere che discetta di "ermetismo" e dà il nome di 'Ungaretti' al vecchio cavallo, ladri di cocomeri, penitenti blasfemi, visionari in cerca di antichi tesori. Su di essi Zappone riversa la sua ironia e il suo umorismo da cui tuttavia trapela la pervasiva, insinuante e arruffata malinconia dell'autore alla disperata ricerca del tempo in cui l'uomo credeva alle favole e aveva altro cuore.