Tab Article
"Il libro, scritto con passione e sentimento da Matteo Cosenza, non è solo il giusto e commosso tributo di un figlio al padre, di un professionista di successo all'operaio che mai volle sradicarsi dalla sua città, Castellammare di Stabia. Operazione di per sé legittima, svolta da Matteo con una vena intimistica coinvolgente fino alle lacrime, per chi quegli anni ha vissuto e ne serba memoria. Ma non solo di lessico famigliare si tratta. C'è la Storia, raccontata con la freschezza del cronista, di una città che non ha mai smesso di fare i conti con quel che è stata e quel che potrebbe essere, vista attraverso le idee e i comportamenti di un dirigente politico del Pci e del suo mondo di provenienza, il cantiere navale, appunto. Saul Cosenza, il compagno Saùl (con la u rigorosamente accentata), è l'incarnazione di una metonimia politica irripetibile: la parte per il tutto. Dunque lo stabilimento come luogo centrale della vita sociale e della produzione; la classe operaia come classe dirigente; il partito come strumento per conseguire l'egemonia politica ma anche insolito luogo di affetti, amicizie, vincoli di duratura solidarietà." (Luigi Vicinanza)