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Nella quiete di Narni sono nate la gran parte delle cronache raccolte organicamente in questo volume, che riassumono e interpretano le vicende salienti della politica italiana dal 2008 ad oggi. Ne emerge un quadro convulso e contraddittorio, dominato dalla figura di Silvio Berlusconi: un leader al tramonto e senza eredi apparenti. Cosa verrà dopo di lui? Avremo una democrazia finalmente normale o dobbiamo aspettarci la comparsa sulla scena di nuovi e pericolosi avventurieri? Il berlusconismo lascerà una qualche eredità politica o verrà rubricato alla stregua di una inconcludente parentesi? Nel libro si racconta in presa diretta quella che l'Autore definisce l'ultima battaglia del Cavaliere: contro se stesso e le attese che aveva suscitato; del tentativo di Fini di costruire in Italia una destra diversa da quella berlusconiana; delle smisurate ambizioni della Lega di Bossi; delle ambiguità e delle contraddizioni dell'antiberlusconismo e della crisi culturale e civile che sta disgregando l'Italia nell'indifferenza apparente degli stessi italiani. Dalle cronache emerge un bilancio desolante della Seconda Repubblica: una speranza di cambiamento risoltasi in una delusione e in un'occasione largamente sprecata.