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Il volume ripercorre in modo originale i principali eventi del 1938-1939, proponendo il punto di vista di Varsavia per ogni tappa del periodo precedente al secondo conflitto mondiale. Vengono così sfatati molti dei miti ricorrenti sulla vigilia del conflitto. Il protagonista centrale dell'opera è l'ultimo ministro degli Esteri della Seconda Repubblica di Polonia, Józef Beck, un personaggio controverso e misterioso il cui animo solo pochi statisti europei riuscirono a penetrare. Il Ministro fu il principale artefice delle difficili decisioni del 1939 e subì le conseguenze delle sue scelte, opponendo un netto rifiuto alle richieste di Hitler. L'analisi della natura delle relazioni tra la Polonia, la Germania e l'Unione Sovietica, da un lato, e dei rapporti tra la Polonia, la Francia e la Gran Bretagna, dall'altro, permette di cogliere molti significativi aspetti, spesso ignorati, di uno dei periodi più critici della storia europea. Ampio spazio viene dato alle promesse occidentali di assistenza alla Polonia, mettendo in evidenza l'incerta volontà anglo-francese e le incomprensioni su Danzica, sul revisionismo tedesco e sul ruolo sovietico nel fronte della pace. Attraverso la ricostruzione delle reazioni di Varsavia alle iniziative delle grandi potenze europee, il volume traccia il quadro della situazione dell'Europa del 1939 nel suo complesso.