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Nell'estate del 1828 il giovane compositore Felix Mendelssohn Bartholdy, studente presso l'Università di Berlino, seguì e trascrisse un corso del giurista hegeliano Eduard Gans (1797-1839) dedicato alla Storia dell'età contemporanea dal 1789 in avanti, ovvero alla Rivoluzione francese. Nelle intenzioni di Gans doveva trattarsi del primo, fondamentale tassello di un ambizioso progetto storiografico, mirante a decifrare il significato delle vicende europee nell'ultimo mezzo secolo, dal tramonto dell'antico regime fino alla Restaurazione, alla luce di quella comprensione filosofica della storia che Hegel era andato definendo negli anni Venti, fermandosi tuttavia alle soglie dell'età presente. L'esposizione di Gans è condizionata dal costante confronto con il metodo e le tesi degli storici liberali francesi della Restaurazione, in particolare Francois Auguste Mignet Questa prima edizione del corso di Gans sulla Rivoluzione francese è accompagnata da una versione in italiano, da un'Introduzione e da un ampio apparato di note. Completa il volume la prima traduzione integrale di un altro studio dedicato alla Francia, rimasto incompleto: le "Lezioni sulla storia degli ultimi cinquant'anni", raro saggio di storiografia di matrice "hegeliana", nel quale Gans si propone di illustrare le varie facce dell'ancien regime e le cause del suo declino.