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Il calabrese Vincenzo Radula (1819-1893), sacerdote, poeta, patriota, giornalista e professore, è stato uno dei più notevoli intellettuali italiani del XIX secolo. La sua originale produzione letteraria, che contemperò l'educazione classicistica con le inquietudini della modernità romantica e una genuina sensibilità per la realtà popolare della sua terra, è lo sfondo per comprendere l'esperienza folgorante de "Il Bruzio". Mentre esercitava un magistero di grande apertura, che contemplava la linguistica e l'estetica e pionieristici studi socio-antropologici, Radula inventò così, praticamente da solo, un giornalismo di grande spessore culturale e risentito impegno civile, denunciando le svantaggiate condizioni economiche e sociali della Calabria e dell'Italia meridionale tutta, cogliendone lucidamente le cause, non senza il coraggio di indicare responsabilità e soluzioni. Questa antologia cerca di tracciarne un profilo organico e tuttavia rispettoso della complessità dei suoi interessi, che non possono essere tutti esemplificati, ma al profilo fornito sono riconducibili.