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La presente pubblicazione fa seguito a quella di un analogo commento spirituale, dedicato al libro del Levitico (in questa stessa collana al n. 13). Tanto i Numeri quanto il Levitico sono tra i libri dell'Antico Testamento meno considerati e valorizzati per quanto riguarda l'edificazione spirituale del nostro popolo cristiano, se non ci si limita ad alcune pochissime pagine, ormai acquisite come patrimonio della tradizionale sapienza cristiana. In questi casi, spesso i lettori di quelle pagine addirittura ignorano di aver a che fare con brani che si inseriscono in un loro particolare contesto, che anzi appartengono all'economia redazionale di un intero libro, come nel caso del Levitico e così adesso per i Numeri. Questo volumetto è il frutto di un interesse che va nella direzione esattamente contraria. Qui tutto dipende dalla convinzione che anche il libro dei Numeri esiga una lettura integrale, continua, capillare. Anche in questo caso - come fu per il Levitico -, abbiamo a che fare con una delle cinque parti della Torà, che costituisce il contenuto essenziale di ogni catechesi che sia mirata a sostenere la vera formazione del popolo di Dio nel discernimento della propria missione attraverso la storia degli uomini.