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Rifacendosi ai modelli di analisi elaborati dalle teorie della scelta collettiva, per la parte che si rifà esplicitamente alla logica argomentativa e agli assunti dell'individualismo metodologico e della razionalità economica, questo volume si sofferma ad esaminare in che termini e secondo quali modalità si ricorre all'esercizio del "controllo di agenda' ossia il potere, solitamente in capo a chi detiene la leadership di un organo decisionale, di delimitarne il campo delle scelte, determinando quali questioni devono essere considerate e con quali modalità devono essere deliberate. Il tutto a fornire una rappresentazione dei processi decisionali dominati da attori razionali che ricorrono a strategie e manipolazioni per favorire scelte conformi alle proprie aspettative. Strategie e manipolazioni che, tuttavia, non hanno nulla a che fare con l'interpretazione di una presunta attitudine egoistica della natura umana, bensi traggono fondamento dalla naturale incongruenza tra preferenze individuali e scelta sociale.