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Roma non è il termine della Via Francigena. Oltre la capitale dell'Impero c'è la voce del Sud, il richiamo delle coste da cui i viandanti medievali si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa. Roberto Montella ci conduce all'estremità della penisola italiana, al mare, nei territori che furono teatro di battaglie e commerci, colonizzati dai Messapi, assediati dagli Ottomani e amati dal leggendario re Federico. Nell'ultimo mese di un cammino iniziato a Canterbury, veniamo trasportati in una nuova impresa, nella parte meno conosciuta e più sorprendente del pellegrinaggio. Procedendo a piedi per più di 800 chilometri, l'autore esplora i Colli Albani e il parco dei Monti Aurunci, discende nelle valli della Campania felix e risale verso Benevento, dove inizia la Via Traiana. Da qui, oltre l'Appennino giunge in Puglia, la regione più lunga, distesa nel Mediterraneo, e segue il litorale adriatico, le sue fortificazioni difensive, le antiche masserie e le abbazie dimenticate, fino a giungere alle spiagge del Salento. È questo il capitolo conclusivo di una storia che è cominciata con un semplice passo e si è estesa per tremila chilometri, dall'Inghilterra alla basilica di Santa Maria di Leuca, dallo stretto di Calais al Mar Ionio, dalle Alpi al Tavoliere, un racconto di formazione che cambia chi lo legge così come chi lo ha scritto, e che mostra il volto decisivo della conoscenza e dell'accoglienza. Non ci sono tappe più importanti di altre in cammino. In ogni luogo si trova una ragione per il viaggio compiuto, un tesoro nascosto e grandi insegnamenti.