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In una piccola città sulla costa adriatica, un detective locale sacrifica la verità allo scopo di raccontare ai suoi clienti le storie che vogliono ascoltare. All'inizio, "L'arrivo" si legge come un romanzo poliziesco tradizionale, ma improvvisamente cambia forma con l'avvento della neve in piena estate. Quando la biblioteca cittadina brucia in circostanze misteriose, il figlio del detective, perduto da tempo e improvvisamente riapparso, inizia a farsi coinvolgere nelle indagini da lontano. Accompagnando il lettore in escursioni storiche, racconta di fra Dolcino, un eretico medievale che annunciava il ritorno del Messia, e illumina la vita e l'opera di Sabbatai Zevi, un cabalista del Rinascimento che sosteneva di essere lui stesso il Messia e che, morto a Dulcigno, ha lasciato nascosto un manoscritto, "Il libro del ritorno". I misteri irrisolti del passato e del presente, così come le anomalie ambientali, creano il senso di un'apocalisse imminente, lasciando spazio nel capitolo finale a una realtà post-apocalittica.