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Vampiri assetati di sangue che aggrediscono nella notte. Uomini e donne posseduti dal demonio e costretti, per sopravvivere, a un'esistenza di lutti, magie, terrore. Nell'Italia e nell'Europa del Settecento - prima ancora che si affermino l'Illuminismo e la ragione - un alto prelato combatte contro queste superstizioni. È Giuseppe Davanzati, arcivescovo di Trani, intellettuale e studioso colto e lucidissimo. La sua "Dissertazione" è una traccia del nascente pensiero tradizionalista italiano, ma è anche una testimonianza dell'immaginario (le ansie, gli incubi, la speranza di rinascita) delle popolazioni europee alle soglie dell'età moderna.