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"Le poesie di Malsore Llapashtica abitano un mondo che vive di chiaroscuri e di silenzi appena rotti da un sussurro, in una zona di confine impalpabile come lo sono i cancelli del sogno. Le parole si compongono con eleganza, simili a una silhouette che emerge dal buio o lascia il riflesso di sé in uno specchio di cristallo. Sono parole d'argento fuso, magia liquida che percorre la pelle, la sfiora, la accarezza con un brivido. I versi della poetessa kosovara danzano al ritmo dell'inquietudine e dell'inganno, della nostalgia più dolce e dell'amore più folle per catturare il lettore in un'atmosfera lunare che si nutre del fascino del non detto, tutto da decifrare". Prefazione di Fatime Kulli.