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A Creta, isola micenea di mare e fantasmagorici palazzi, di tauroctonie e di una misteriosa dea, di Cnosso e Festa, si conserva un patrimonio fiabistico singolare che, se da una parte può essere ricondotto a quello greco tout court, dall'altra ha suoi elementi precisi: sono fiabe di mare e di relazioni difficili coi potenti, narrazioni di viaggi e di improvvise soluzioni ai casi umani, con una maggiore apertura al fantastico e soprattutto con una forte connotazione identitaria. Le fiabe cretesi contrappongono la cultura greca e il cattolicesimo, come rivendicazione della "vera religione" rispetto a quella dei musulmani. Allo strapotere turco il popolo cretese risponde con l'arguzia e la beffa, in sostanza con un sentimento di superiorità intellettuale.