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Tra il 16 e il 18 ottobre 2014 l'Institut d'Études Européennes "Antonio Rosmini" celebrava il suo LIII convegno internazionale, ponendo a tema il ruolo dell'Etica, prefiggendosi così di dare l'avvio ad un nuovo filone di ricerca, proteso ad individuare i criteri aggregatori, gli usi e costumi che possano dirsi europei, propri di ciascuna popolazione, ma anche comuni al nucleo forte dell'Europa. Che l'integrazione europea non possa più passare solo attraverso il libero mercato, la concorrenza e la moneta unica pare ormai un dato acquisito da tutti gli osservatori, che gli argomenti di ordine economico siano in grado di minare le fondamenta culturali del Vecchio Continente, pure. Ecco allora l'importanza di sviscerare la trama dell'etica comune, di quell'elemento aggregatore e fondamento dell'Unione europea. Per questo si è scelto il termine éthos, sia perché non è esclusivo di alcuna lingua dei Paesi europei, sia perché affonda le proprie radici nell'antichità, facendo riferimento a valori non transeunti.