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Negli ultimi decenni del Novecento, dopo lo sfaldamento dell'Unione sovietica e dei sistemi politici socialisti dell'Est europeo, nei Paesi della costa orientale dell'Adriatico si sono rafforzate antiche divisioni e sono riemersi vecchi rancori, esplosi in sanguinosi conflitti le cui ferite non si sono ancora completamente rimarginate. Dopo gli errori (e gli orrori) degli anni Novanta del secolo scorso, è necessario riprendere la strada dell'integrazione e dello sviluppo, cogliendo le opportunità offerte dall'allargamento a est dell'Unione europea. Nel nuovo scenario internazionale, di recente segnato anche dalla "primavera" dei popoli arabi, l'Italia deve tornare a essere un Paese mediterraneo. A sua volta l'Adriatico può assumere di nuovo un ruolo strategico nei rapporti dell'Europa con l'Oriente e con i Paesi nordafricani, ma per farlo deve recuperare la memoria del ruolo centrale che per secoli ha svolto nella storia del Mediterraneo.