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Maurice Etienne Legrand nasce in Bourgogne nel 1873. Quando, molto giovane, inizia a scrivere, sceglie lo pseudonimo Franc-Nohain quale omaggio al fiume Nohain, affluente della Loira che scorre nella sua regione natale. Laureatosi in storia e poi in legge, entra nell'amministrazione prefettizia, dove, nel giro di poco tempo, ricopre incarichi importanti. Ma la sua vocazione non è né la storia né il diritto. Inizia a farsi notare, sulla scena letteraria, con una serie di componimenti in versi alla moda dei simbolisti, che pubblica su alcuni giornali quali commenti a fatti del giorno; scrive numerose pièces in versi e svariati libretti d'opera, alcuni dei quali riscuotono un discreto successo; all'inizio del secolo, fonda un famoso periodico, "Le Canard sauvage". Al termine della Prima guerra mondiale, durante la quale si arruola, riprende la sua attività di pubblicista e scrive alcuni romanzi, fra i quali "L'art de vivre" ("L'arte di vivere"), nel 1929. Ma il genere che sembra essergli più congeniale è quello delle favole in versi, nelle quali dà voce a oggetti e animali nei cui dialoghi si rintracciano evidenti allusioni politiche e letterarie. Muore a Parigi nel 1934.