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La mostra dal titolo "Simposio arte-architettura su Franco Purini in occasione dei suoi anni ottanta" propone una raccolta di quadri, disegni, grafiche, stampe digitali che segue quella realizzata nell'estate del 2013 sul tema dell'Estate romana di Renato Nicolini. Tanto allora come ora l'intento è quello di far parlare le immagini, astratte, simboliche, figurative, le cui ideazioni sono state affidate a una cerchia di architetti e altri artisti. Franco Purini non è personaggio da facili interpretazioni. La sua mano è certamente comandata dalla mente ma al tempo stesso ha sempre quel desiderio di dimostrare una propria autonomia che si manifesta quando - stanca del solo impeccabilmente seguire la testa - opera piccole ribellioni che cospargono i suoi disegni di autonomie di significato, talvolta da egli stesso chiamate "enzimi, guardiani del disegno, elementi simbolici o di disturbo" che conferiscono alle sue composizioni grafiche e architettoniche una spiccata riconoscibilità e un elevato senso artistico. Non si tratta di schegge in un mondo di schegge, come altri autori tendono a fare, bensì di momenti di libertà compositiva inseriti in un'impalcatura pentagrammatica che, similmente alle note, si occupano di scrivere la musica dell'architettura.